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Miggiano

Miggiano: la Fiera diventa Villaggio Rally

Questo weekend, interessate Miggiano, Ruffano, Montesano e Specchia con gare del Trofeo Rally Nazionale ACI Sport

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Fine settimana ghiotto per gli appassionati di motori che potranno assistere, questo week-end (29-30 agosto), alle evoluzioni dei loro beniamini impegnati nel “6° Rally dei 5 Comuni”.


La gara è organizzata dalla Scuderia Automobilistica “Salento Motor Sport” di Ruffano con il patrocinio dell’Unione dei Comuni “Terra di Leuca bis” (di cui fanno parte Miggiano, Montesano, Ruffano e Specchia) ed è valida quale sesta delle otto prove in programma nel calendario del “Trofeo Rally Nazionali ACI Sport” di 5^ Zona (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia).


Sarà un’edizone ricca di novità quella del ritorno, dopo un’anno sabbatico, con la sede della manifestazione che ha abbandonato la cornice di “Borgo Cardigliano” a Specchia per trasferirsi nel Quartiere Fieristico di Miggiano. Stessa sorte è toccata alla pedana di partenza/arrivo spostata, per la prima volta, da Ruffano ad Expo 2000.


Il percorso di gara sarà simile al passato con tre passaggi che i concorrenti dovranno effettuare, domenica, sulle abituali Prove Speciali di “Madonnina” (Miggiano), di 14,00 Km (ore 11:41; 14:15; 17:03) e “Fontanelle” (Specchia) di 9,32 Km (ore 12:25; 14:59; 17:47) con arrivo previsto alle ore 18,10.


Ma la novità più attesa è certamente quella dei due passaggi in notturna sulla P.S. “Miggiano” previsti sabato sera alle ore 21,10 e 22,59 e che saranno anticipati dalla spettacolare cerimonia di partenza prevista a partire dalle 21,01, sempre all’interno nel quartiere fiera. Teatro della P.S. “Miggiano” sarà un tratto di tipica campagna salentina a poche centinaia di metri di distanza dalla Fiera in una zona compresa tra gli abitati di Miggiano e Montesano.


Tutti i servizi logistici (direzione gara, sala stampa, segreteria, …) i riordini ed i parchi assistenza saranno ubicati all’interno della Fiera. Le operzioni prelimnari inizieranno a partire da venerdì pomeriggio. Al termine di entrambe le serate di gara ci sarà l’esibizione di altrettanti gruppi musicali.

Nei giorni della gara – spiega Antonello Casto, Presidente della Scuderia Salento MotorSport – la fiera di Miggiano si trasformerà in un vero e proprio ‘Villaggio Rally’. Lo stesso luogo racconterà le storie e le emozioni del rally e, contemporaneamente, rappresenterà un’occasione per condividere la passione per i motori anche grazie alle esposizioni e vendita di auto e bici oltre ad un’esposizione di auto storiche”.


La nostra comunità – aggiunge Giovanni Damiano, Sindaco di Miggiano – ha accolto con grande entusiasmo questa edizone del rally. Ritengo che questa manifestazione possa essere una vetrina importante e possa rappresentare un volano per l’economia locale”.


Come in tutte le gare del Salento, domenica, sarà possibile seguire tutte le fasi della gara in diretta sulle frequenze di “MondoRadio” e “Radio Aurora”. 


Gianluca Eremita


Cronaca

Mancata precedenza al semaforo: incidente a Miggiano

Due i mezzi coinvolti, entrambi rimossi con carro attrezzi: sul posto anche carabinieri e soccorsi

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Violento incidente stradale questa mattina alle porte di Miggiano.

Due vetture si sono scontrate all’incrocio semaforico all’ingresso del paese lungo la provinciale 374 che conduce a Taurisano.

Per via di una mancata precedenza, sono entrati in collisione un Fiat Doblò vecchio modello ed una Volkswagen Tiguan.

A bordo del primo viaggiavano due uomini di Miggiano. Sul suv invece un uomo di Ruffano.

Non gravi le conseguenze patite.

I danni patiti dai mezzi e gli airbag, praticamente tutti apertisi, raccontano la portata dello scontro.

Sul posto soccorsi e forze dell’ordine, con l’intervento di due carro attrezzi, per la rimozione delle vetture, entrambe non più marcianti, e di una ditta specializzata nella pulizia e rimessa in sicurezza del manto stradale.

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Attualità

Nonna Rosa spegne 100 candeline

Emozione e festa alla Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano per la centenaria tricasina Rosa Coluccia

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Una festa tra sorrisi, abbracci e commozione ha segnato ieri il 100° compleanno di Rosa Coluccia (nata il 7 novembre 1924), di Tricase, ospite della Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano.

In un’atmosfera calorosa, con palloncini, torta e decorazioni a festeggiare questo traguardo straordinario, Rosa ha vissuto il suo giorno speciale circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e del personale della struttura.

«Abbiamo la fortuna di condividere la quotidianità con persone come lei, che ci insegnano il valore di ogni momento e l’importanza degli affetti», ha sottolineato il dott. Marcello Falco, responsabile sanitario della residenza, «Rosa è la seconda centenaria che festeggiamo qui alla “Don Tonino Bello 3”, e celebrare insieme a lei questo traguardo ci riempie di gioia. È una conferma dell’impegno della struttura nell’offrire non solo assistenza, ma anche un ambiente in cui ogni ospite possa sentirsi accolto e apprezzato».

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Approfondimenti

Mesciu Pippi, custode dell’arte edilizia

Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte

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In nostro approfondimento sulla tradizione del costruire salentino si chiude con una figura storica dell’edilizia salentina.

I più attempati si ricorderanno certamente di Mesciu Pippi.

Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, anche se all’anagrafe risulta Miggiano, di cui il suo paese, all’epoca, era ancora frazione. A 15 anni iniziò a lavorare in cantiere e, da allora, l’arte edile è diventata la sua vita.

Tanto da essere considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte.

La sua storia è riportata nel libro “Il cantiere edile come biografia e memoria”, scritto dall’architetto Venanzio Marra, figlio di Raimondo Giuseppe.

Mesciu Pippi cita il suo maestro: «È stato Donato De Matteis, un abile costruttore di Montesano. Poi ho avuto tanti altri maestri, tra cui Ippazio Morciano, mesciu Pati, di Tiggiano. Dopo aver lavorato con lui, nel 1973, ho dato vita alla mia attività».

Nonostante sul finire degli anni 70 stesse cambiando il modo di costruire passando dalle strutture interamente in muratura, con copertura a volta, ai sistemi in cemento armato, con le strutture puntiformi e i solai, Mesciu Pippi è rimasto legato alla tradizione: «Il passaggio dalle costruzioni tradizionali a quelle moderne non è stato indolore. Il cantiere tradizionale veniva sostituito da un cantiere in cui l’esecuzione delle opere diveniva più veloce, aumentava la standardizzazione della componentistica edile. Ma spesso si perdeva parte della sapienza costruttiva e le maestranze diventavano sempre più dequalificate. Sin dal 1975, quando capitava di demolire una volta (per esempio a stella) per costruire una struttura moderna con i solai piani, pensavo che i nuovi edifici non sarebbero durati così a lungo. Insomma, si demolivano strutture fatte ad arte per sostituirle con altre che non davano la stessa garanzia».

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