Miggiano
Miggiano, tennis tavolo: dai “campetti di Pasquale” al campionato
Un piccolo torneo di ping pong disputato all’aperto ai “campetti di Pasquale”. Nessun professionista, nessun lucroso premio a chi, con un pizzico di abilità in più
Un piccolo torneo di ping pong disputato all’aperto ai “campetti di Pasquale”. Nessun professionista, nessun lucroso premio a chi, con un pizzico di abilità in più e un briciolo di fortuna, ha conquistato il podio, in una competizione organizzata al sol fine di trascorrere delle piacevoli serate d’estate in compagnia di amici. Finisce la gara, ma, per svago, si continua a giocare. Finisce la bella stagione, ma c’è chi, scoperta la passione per questo sport, di abbandonare la racchetta proprio non ne vuole sapere. E così dalla consolidata esperienza in ambito sportivo del prof. Pasquale Solda, unitamente all’entusiasmo di Vincenzo Surano, matura l’idea di dar vita ad un’Associazione, senza scopo di lucro, dedita alla pratica e alla diffusione di questo sport “minore”. L’iniziativa, per la sua indole ludico-dilettantistica, ha incontrato il sostegno dell’Amministrazione Comunale che, con il placet della Dirigente scolastica, ha risposto positivamente alla richiesta di messa a disposizione della palestra della Scuola Elementare quale locale da adibire a sede dell’Associazione. E con grande gioia dei promotori e degli appassionati nasce “A.S.D. Gynnika Sport tennis tavolo”, aperta a quanti desiderano avvicinarsi alla pratica amatoriale del tennis da tavolo. Dopo un anno di sereno allenamento e perfezionamento tecnico, senza nessuna esasperazione per raggiungere i più alti livelli, ma tanto divertimento e socializzazione, il ping pong miggianese esce dal chiuso della palestra e si cimenta in un vero e proprio campionato. Pasquale Solda, Vincenzo Surano, Luigi Longo Marra, Edoardo Martire, Fulgenzio Cosi formano la rosa della compagine cittadina che milita nella serie D2. L’inesperienza dei giocatori e il divario tecnico rispetto agli avversari si sono fatti sentire in un triste esordio di campionato, che ha visto il team sconfitto per quattro incontri consecutivi. Ciò malgrado la squadra non si è persa d’animo, presentandosi ad ogni appuntamento piena di grinta e determinazione, ingredienti che l’hanno finalmente portata al primo successo nella 5ª giornata. Segnali di crescita e miglioramento che lasciano ben sperare.
Alessandra Surano
Appuntamenti
Miggiano: la Costituzione in dono ai neodiciottenni
La riceveranno dalle mani del comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari della Guardia di Finanza Armando Franza (originario di Castrignano del Capo). Il sindaco Michele Sperti: «Ai giovani vanno trasmessi l’attaccamento alle Istituzioni e il rispetto delle leggi dello Stato. La Costituzione, fondamento normativo ispiratore del Paese, va conosciuta e fatta propria»

Una copia della Costituzione ai neo 18enni.
È in programma venerdì 9 maggio alle 19 in piazza Municipio la cerimonia organizzata dal Comune di Miggiano e dedicata ai nati nel 2006 che hanno raggiunto la maggiore età nel corso del 2024.
Un momento di condivisione civica alla presenza del Generale di Brigata della Guardia di Finanza, Armando Franza, comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari delle Fiamme Gialle: i giovani riceveranno dalle sue mani il dono della Carta Costituzionale.
Sono 28, tra ragazze e ragazzi di Miggiano che, nel corso dell’anno passato, hanno compiuto il 18esimo anno di età: un traguardo importante che segna un ulteriore nell’esercizio dei diritti e dei doveri di ciascuno.
La serata sarà aperta dai saluti del sindaco Michele Sperti.
«L’evento annuale dedicato ai diciottenni rimane per noi costante motivo di orgoglio», le parole del primo cittadino, «che puntualmente rinnoviamo nella convinzione che le nuove generazioni siano forza propulsiva da accompagnare.
Ai giovani va trasmesso l’attaccamento alle Istituzioni e il rispetto delle leggi dello Stato. La Costituzione va conosciuta e fatta propria, essendo fondamento normativo ispiratore del Paese.
Vivere una cittadinanza consapevole nel solco tracciato dai Padri costituenti è l’augurio che rivolgo ai giovani cui tutti abbiamo il dovere di offrire esempi virtuosi di comportamento civico».
«La comunità e l’amministrazione comunale di Miggiano sono lieti della presenza di Armando Franza, generale di brigata della Guardia di Finanza», aggiunge l’assessore alla Cultura, Angelo Mancarella, «un uomo al servizio delle istituzioni, una lunga e prestigiosa carriera dedicata alla legalità e alla tutela di cittadini e ambiente.
Sono esempi veri come quello del generale a valere sopra ogni cosa. Le sue parole e i suoi insegnamenti, siamo convinti, saranno accolti dal cuore dei nostri giovani».
IL GENERALE ARMANDO FRANZA
Nato a Castrignano del Capo, Franza si è arruolato nella Guardia di Finanza nel 1986, è entrato in accademia nel 1991, conseguendo la nomina a sottotenente nel 1993. Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Bari e la laurea in Scienze della sicurezza economico finanziaria presso l’Università di Roma Tor Vergata.
È specializzato pilota militare e pilota di elicottero militare, Istruttore di specialità su elicotteri NH 500 ed AB 412 HP.
Nella sua carriera ha maturato esperienze professionali, in ambito addestrativo e operativo, assumendo numerosi incarichi nell’ambito del comparto aeronavale della Guardia di Finanza.
Tra le tante attività ed operazioni svolte nel corso della sua lunga e luminosa carriera, il generale di Brigata Armando Franza ha coordinato la sicurezza aeronavale nel corso del G7 che ha visto riunirsi insieme i potenti della Terra a Borgo Egnazia nel giugno scorso.
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Attualità
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
Francesco ha voluto che fossero quelle che indossava tutti i giorni: al suo funerale, gli occhi del mondo su quel prodotto dell’artigianalità salentina

Miggiano e tutto il Salento entrano nella storia di Papa Francesco, in uno dei momenti più solenni e commoventi della Chiesa cattolica.
Oggi, in occasione dei funerali del Santo Padre, il mondo intero ha posato lo sguardo su un dettaglio carico di significato: le scarpe con cui Papa Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il Pontefice infatti ha espresso il desidero di portare con sé nell’aldilà le sue umili scarpe di tutti i giorni. Ecco infatti che nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si scorge quel paio di scarpe nere, consumate dall’utilizzo.

Un dettaglio che per il Salento ha un valore enorme, perché quelle scarpe sono nate a Miggiano.
Ne dà notizia il Comune in una nota in cui spiega che sono state realizzate nell’aprile 2024 dal Laboratorio Ortopedico Bello srl. Opera dei fratelli Vittorio e Giuseppe Bello (che negli anni hanno sempre recapitato di persona al Santo Padre il loro prodotto), le calzature ortopediche sono testimonianza di dedizione e di mani esperte che, nel silenzio dei laboratori, hanno creato qualcosa di infinitamente prezioso.
Il Comune di Miggiano ha espresso con orgoglio questo sentimento in una nota ufficiale:
“Papa Francesco porta con sé un pezzo di Miggiano e così ci sentiamo a lui ancor più vicini. La Comunità di Miggiano è onorata di aver offerto al Pontefice il pregio del proprio artigianato locale.”
Non si tratta solo di un onore per Miggiano, ma di un vero tributo all’intero Salento, terra di saperi antichi, di mani sapienti, di tradizione artigiana che riesce ancora a parlare al mondo con la lingua della qualità e della cura.
In un’epoca di globalizzazione e produzione industriale di massa, il fatto che il Papa abbia scelto — per il momento più intimo e sacro della sua esistenza terrena — delle scarpe fatte a mano in un piccolo comune salentino, ha un significato immenso. È la consacrazione di un modo di lavorare autentico, umano, profondamente radicato nella nostra identità.
Oggi le immagini del Santo Padre, vestito con la semplicità che l’ha sempre contraddistinto, e calzato con quelle scarpe di Miggiano, hanno fatto il giro del mondo.
Cronaca
Miggiano, il ricordo di Abdoulay
A un anno dalla sua morte, i ragazzi della scuola media protagonisti di una cerimonia commemorativa in onore del giovane migrante proveniente dalla Costa d’Avorio, deceduto tragicamente un anno fa, nel giorno del suo quindicesimo compleanno, nel porto di Tricase. Un omaggio alla bontà e alla gentilezza

Un momento di grande commozione e partecipazione ha unito studenti e insegnanti della scuola media di Miggiano in una cerimonia commemorativa in onore di Abdoulay Sountura, giovane migrante proveniente dalla Costa d’Avorio, deceduto tragicamente un anno fa nel giorno del suo quindicesimo compleanno, annegando nel porto di Tricase.
Arrivato in Italia con il sogno di trovare fortuna, pace e serenità, Abdoulay ha affrontato il viaggio con coraggio e determinazione.
La sua bontà, la sua gentilezza e la sua contagiosa gioia di vivere hanno lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Anche nei momenti più difficili, il suo sguardo e i suoi sorrisi trasmettevano gratitudine verso chi lo aveva accolto e amato.
La comunità scolastica ha dimostrato di essere unita nel ricordarlo.
In un tributo caratterizzato da semplicità e partecipazione sincera, gli studenti hanno condiviso pensieri profondi e ricordi preziosi, rendendo vividi i momenti di gioia vissuti insieme a lui.
La commozione era palpabile sui volti dei presenti, segno di un legame che trascende il tempo e la morte.
«La memoria di Abdoulay vive in noi, ispirandoci a essere più gentili, più grati e a vedere la bellezza nelle piccole cose della vita», ha dichiarato una delle insegnanti, «eri un ragazzo di una bontà rara, capace di illuminare le giornate di chi ti stava accanto, la tua gioia di vivere era contagiosa, riuscivi ad esprimere gratitudine per ogni gesto d’amore e di accoglienza che ti veniva rivolto, ricambiando con una generosità che andava oltre la tua giovane età. Sei stato un esempio per tutti questi ragazzi che oggi sono qui a testimoniare il loro affetto e la loro amicizia, costruita tra i banchi di scuola, hai insegnato loro il coraggio, la determinazione e la forza di superare ogni ostacolo che la vita ci presenta».
«La commemorazione è stata una testimonianza dell’affetto e della forza dei legami che la scuola media di Miggiano sa mantenere», aggiunge la professoressa, «dimostrando quanto sia importante celebrare la vita e l’eredità di chi, anche se giovane, ha saputo lasciare un segno indelebile. Il ricordo di Abdoulay continuerà a essere un faro di speranza e amore per tutta la comunità».
Abdoulay Sountura, «un giovane il cui cuore grande e il sorriso indimenticabile vivranno per sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto».
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