Attualità
Olimpiadi 2024: quante medaglie conquisterà l’Italia?
Ormai manca poco alle Olimpiadi di Parigi del 2024 e i tifosi sono in trepidante attesa. La curiosità è tanta, come si comporteranno…
Ormai manca poco alle Olimpiadi di Parigi del 2024 e i tifosi sono in trepidante attesa. La curiosità è tanta, come si comporteranno gli atleti italiani nella manifestazione a cinque cerchi di quest’anno?
Le aspettative sono alte, soprattutto dopo l’edizione di Tokyo del 2021 dove l’Italia conquistò 10 medaglie d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo per un totale di 40 premi. Posizionandosi, così, al 10° posto del medagliere.
Come per ogni competizione sportiva che si rispetti, tutti i siti di scommesse sono già pronti a dire la propria sulle possibili vincite dei campioni azzurri e ad esporre le quote migliori. Non da meno i nuovi algoritmi artificiali, che provano a prevedere i futuri vincitori. Ad esempio, per il Gracenote Sports Virtual MedalTable’ di Nielsen, l’Italia dovrebbe portare a casa 46 medaglie.
Gli atleti italiani più quotati
Tenendo conto di tutte gli sport e le discipline, sia maschili, femminili che miste, le competizioni saranno 329.
Per ora i bookmakers più famosi tendono verso gli Stati Uniti indicandola come nazione che riuscirà a portarsi a casa il maggior numero di medaglie. Tuttavia, per categoria, già sono stati adocchiati anchegli atleti italiani più indicati per una possibile vittoria.
Per l’atletica non possono non esserci grandi aspettative su Gianmarco Tamberi, oro olimpico a Tokyo 2021 e campione del mondo nel salto in alto nel 2023.
A contagiare tifosi e siti scommesse, oltre l’immensa bravura, anche il suo forte carisma che contribuisce a renderlo un ottimo atleta sul campo. Nel salto in lungo, invece, le speranze azzurre sono riposte in Mattia Furlani.
Un giovane diciottenne che porta con sé il titolo di campione europeo u20 e una medaglia d’argento agli Europei di Roma del 2024.
Mentre per il salto in lungo femminile tutti gli occhi sono su Larissa Iapichino, vicecampionessa europea a Roma 2024.
Nel nuoto, in particolare per gli 800m stile libero, c’è molta attesa per Simona Quadrella. Una nuotatrice che vanta già 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi nei Mondiali di nuoto. Nelle ultime Olimpiadi di Tokyo ottenne un bronzo proprio negli 800m a stile libero.
Sempre nella categoria femminile, le quote impazzano per la squadra italiana di pallavolo che parte favorita. Le contenditrici più agguerrite sono Turchia, Brasile e Stati Uniti.
Il parere degli algoritmi artificiali
Nielsen è un’azienda leader nel mercato globale della misurazione, nei dati e nelle analisi, dell’audience. Proprio per questo non poteva astenersi dal fare la propria previsione sul medagliere dei Giochi olimpici del 2024. Secondo il loro algoritmo Gracenote Sports Virtual Medal Table, l’Italia otterrà 46 medaglie: 11 d’oro, 20 d’argento e 15 di bronzo.
Tuttavia, anche secondo i dati di Nielsen, la delegazione azzurra sarà superata dagli USA che potrebbero ottenere 123 medaglie e posizionarsi in cima al medagliere.
L’Italia, dunque, finirebbe al settimo posto preceduta anche da: Cina, Gran Bretagna, Francia, Australia e Giappone (46 medaglie con un oro in più rispetto agli italiani). Precedendo, però, Germania, Paesi Bassi e Repubblica di Corea.
Quest’ultima si classificherebbe alla fine della lista con 29 medaglie.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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