Gagliano del Capo
Staffetta sul fiordo del Ciolo
Domani e domenica la XI edizione del Trofeo Ciolo accoglie la finale del campionato italiano di corsa in montagna che assegnerà i titoli per campionato italiano assoluto di staffetta di corsa in montagna. I big del mountain running diventano frazionisti d’eccezione uniti sotto i colori delle proprie squadre per sfidare i detentori dell’oro

Si prepara una competizione di altissimo livello all’XI Trofeo Ciolo sotto egida FIDAL per la finale del campionato italiano assoluto di staffetta di corsa in montagna (categorie Assoluti, Master e Junior) che decreterà i vincitori del tricolore. Domenica 25 settembre si daranno battaglia per difendere le maglie delle proprie squadre di appartenenza i migliori atleti italiani della specialità nella cornice unica delle falesie salentine, una tappa eccezionale dove la corsa di montagna si sposta sulle ispide alture a pendio sul mare del Salento.
La meravigliosa insenatura naturale del Ciolo, compresa nel comune di Gagliano del Capo e affacciata sulla litoranea adriatica fra la marina di Novaglie e Santa Maria di Leuca, farà da sfondo a tutto il tracciato, che si svilupperà tra scalinate sassose naturali, antichi tracciati di mulattiere, sentieri circondati da ulivi, gli stessi saliscendi che hanno visto il raduno della Nazionale italiana di corsa in montagna a febbraio.
Diversi i percorsi di gara. Donne, juniores e master C con due staffettisti per ogni team affronteranno frazioni identiche di 5,5 km con un dislivello positivo di 195 mt pari a quello negativo con partenza dal piazzale del municipio di Gagliano del Capo per poi intraprendere una discesa molto tecnica verso il mare attraverso gli anfratti rocciosi e risalire ripidamente dal Ciolo verso il paese per concludere il giro. Gli assoluti senior e master (A e B) avranno invece in gara 3 staffettisti con 3 frazioni leggermente diverse: la prima frazione, più focalizzata sull’“Up”, partirà dal ponte del Ciolo per salire nel centro storico, scendere nell’insenatura e risalire nuovamente al paese con 7650 mt di percorso, 315 mt D+ e 215 mt D-; il secondo frazionista allungherà la distanza a 8500 mt e una prestazione più intensa nel “down”, 191 mt D+ e 310 mt D-, scendendo dal centro di Gagliano del Capo fino al ponte per ripartire in salita e concludere nuovamente con una discesa verso il mare; più simile alla prima negli sforzi muscolari, la terza e ultima frazione di gara con 8100 mt, 395 mt D+ e 277 mt D- e arrivo in salita di fronte al municipio.
I big del mountain running saranno tutti presenti per sfidare i detentori dei titoli e ci si aspetta una lotta tra campioni pronti a dare spettacolo sulle falesie salentine. Al femminile i Team hanno puntato la strategia nel mixare le staffette con atlete esperte già affermate con giovani che vogliono saltare sul podio con tutte le energie possibili. Tra tutte l’Atletica Saluzzo sembra essere la squadra da battere con Alessia Scaini e Lorenza Beccaria che, sulle ali dell’entusiasmo della doppia maglia azzurra agli europei di El Paso, puntano all’oro. Non meno agguerrite nell’accaparrarsi il titolo La Recastello Radici Group, squadra della capitana azzurra Alice Gaggi e di Vivien Bonzi e la Freezone con Sara Bottarelli e Anna Frigerio. Con i colori dell’Alta Valtellina gareggerà Elisa Sortini insieme alla giovanissima e promettente Gaia Bertolini, unite per sorprendere gli avversari.
Al maschile i favori del pronostico vanno al Team detentore del titolo Valli Bergamasche, che metterà in campo il campione europeo Xavier Chevrier , Massimiliano Zanaboni e Luca Cagnati. A sfidarli la compagine della SA Valchiese con una compagine consolidata con il poliedrico Alberto Vender, il giovane Luca Merli e lo spericolato discesista Marco Filosi. Andrea Rostan, Marco Moletto e Nicholas Bouchard saranno i tre staffettisti dell’Atletica Saluzzo che proveranno a scalare la classifica del campionato italiano, mentre GS Orobie, capitanata da Alex Baldaccini, quest’anno campione d’Europa a squadre, sarà affiancato dai giovanissimi Matteo Pandiani e Manuel Zani.
Degni di nota come sempre gli Juniores, dove il campione europeo in carica Elia Mattio con il compagno di club Simone Giolitti, azzurro anche lui ad El Paso, cercheranno di portare a casa il titolo Under 20 per la Podistica Valle Varaita, ma a dargli filo da torcere saranno Federico e Francesco Bongio del CSI Morbegno e il team della GP Valchiavenna con l’azzurrino Luca Curioni con il compagno Oliviero Curti. Al femminile i favori sono ancora per Podistica Valle Varaita che cercheranno di salire sul primo gradino del podio con Matilde Bagnus e Fabiana Valente.
Sarà un’edizione del Trofeo Ciolo con una marcia in più, dal punto di vista atletico ma anche per l’inclusività. L’associazione organizzatrice della gara, l’Atletica Capo di Leuca, capitanata dalla presidente Eleonora d’Amore e dal responsabile organizzativo Luca Scarcia, ha infatti scelto di sposare il progetto di FIDAL e European Athletics che mira alla promozione fattiva della parità di genere nel mondo sportivo, il “Non-Stadia Event Role Modelling Through a Gender Balanced Approach, e si può orgogliosamente vantare di essere il primo tra gli eventi della specialità a metterlo in atto.
All’interno del programma, domani, sabato 24, alle ore 18, aperitivo dell’evento con presentazione degli élite; a seguire, alle 18,30 l’incontro a tema “Comunicare l’atletica al femminile” con la campionessa Nadia Battocletti, madrina d’eccezione, e la giornalista Francesca Grana.
In aggiunta al campionato e valida per tutte le categorie, sarà possibile per tutti correre sulle falesie del Ciolo con la Open Race individuale, una competizione nazionale di corsa in montagna su un percorso di 5,5 Km (195m D+/), le cui iscrizioni sono ancora aperte e che avrà luogo per i giovani il sabato pomeriggio e per tutti la domenica mattina.
Il Trofeo Ciolo anche quest’anno si pregia della qualifica di Grande Evento Sportivo patrocinato dalla Regione Puglia e si inquadra nel programma Puglia Promozione, e del sostegno istituzionale dei Comuni di Gagliano del Capo e di Ugento, l’Unione dei Comuni Terra di Leuca e del Parco Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, che continuano a credere e sostenere la realizzazione di questo evento sportivo dalle caratteristiche uniche.
Dettagli e iscrizioni per la Open race individuale su www.cronogare.it
Il Ciolo, veduta area
Nadia Battocletti, madrina del Trofeo Ciolo
Alice Gaggi – World Champion 2021 (foto Gulberti)
Under20 2021, Trofeo Ciolo (foto Gulberti)
Gagliano del Capo
La musica della Settimana Santa, l’iniziativa che è piaciuta a tutti
I commenti dopo la rassegna musico culturale del Gran Concerto Bandistico Municipale “Città di Taviano” con il patrocino dell’Università del Salento

Si è conclusa, con l’ultima tappa ad Arigliano (Gagliano del Capo), la rassegna musico culturale itinerante “La Settimana Santa nel Salento: aspetti storico culturali e patrimonio musicale“, a cura dell’associazione musico-culturale “Santa Cecilia di Taviano” con il patrocinio dell’Università del Salento.
Il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano, protagonista principale, ha saputo armonizzare musica, cultura, spiritualità e tradizione, suscitando interesse e tenendo alta l’attenzione degli ascoltatori, sia durante l’esecuzione dei brani che nel corso degli interventi del Prof. Alessio Stefano e del prof. Eugenio Imbriani.
«Ascoltare le marce funebri in un contesto diverso dal solito», ha dichiarato don Gianni Leo della parrocchia di Morciano di Leuca, « mi ha consentito di notare dei dettagli, delle sfaccettature che in un altro scenario non si apprezzano»
«Ascoltare questa musica ci fa riflettere sul dolore, che umanamente rifiutiamo ma che al tempo stesso ci fa pensare alla speranza» ha aggiunto don Gionatan De Marco della Parrocchia della Trasfigurazione di Taurisano.
«I toni mesti delle marce funebri ci riportano inevitabilmente alla Passione di Cristo, ma quando la musica si trasforma in tonalità maggiore il pensiero va alla Resurrezione, alla speranza» la riflessione di don Michele Sammali della Parrocchia di San Vincenzo di Arigliano.
«Questi brani raccontano il territorio, la sua storia creando una connessione interiore che trascende dalle differenze di credo religioso ma che accomuna nella spiritualità», ha affermato Don Antonio Riva della Parrocchia della Presentazione della Vergine Maria di Specchia.
Tutti i parroci hanno espresso pubblicamente il loro parere positivo per come è stato strutturato l’evento, arricchito anche dalla suggestiva raffigurazione del Troccolante Fabio Cavallo e dalla narrazione delle guide all’ascolto Luigia Manzolelli e Maria Ausilia Maglione.
«La Rassegna non è stata solo un’occasione per riflettere sul valore dei Riti della Settimana Santa dal punto di vista religioso e culturale», ha sottolineato il prof. Alessio Stefano, docente di antropologia dell’Università del Salento, «ma anche musicale, in quanto parte di quel Patrimonio culturale immateriale verso il quale oggi c’è molta attenzione e che mira, al contempo, alla divulgazione di quei repertori legati al culto della Settimana Santa, senza limiti di tempo e di luogo, che vanno al di là dei localismi e provincialismi ma che sono espressione di una comunità mediterranea da sempre aperta e in movimento».
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- Il prof. Alessio Stefano
- Maria Ausilia Maglione con il prof. Alessio Stefano
- Luigia Manzolelli con il prof. Alessio Stefano
- Il “Troccolante” Fabio Cavallo
- Pubblico in chiesa a Felline (Alliste)
Appuntamenti
Banda musicale e devozione nei giorni della Settimana Santa
La Settimana Santa nel Salento: aspetti storico culturali e patrimonio musicale. Appuntamenti a Parabita, Collepasso, Morciano di Leuca, Casarano, Patù, Felline (Alliste), Specchia, Supersano e Arigliano (Gagliano del Capo)

Nel periodo conclusivo della Quaresima, ha preso avvio la rassegna musico-culturale itinerante “La Settimana Santa nel Salento: aspetti storico culturali e patrimonio musicale“, un’iniziativa sviluppata in seno all’associazione musico-culturale “Santa Cecilia di Taviano” a cui fa capo il Gran Concerto Bandistico Municipale “Città di Taviano” (foto in alto), diretto dal maestro Daniele De Pascali e dal capobanda artistico Vincenzo Guida.
La manifestazione, patrocinata dall’Università del Salento, mira alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, relativo ai riti della Settimana Santa in Puglia, attraverso l’esecuzione di brani di autori pugliesi vissuti tra il XVIII e il XX secolo, a cui viene abbinata la presenza dei figuranti come quella del Troccolante, interpretato da Fabio Cavallo, nel brano “Tristezze” del maestro G. Lacerenza.
La manifestazione è arricchita dagl’interventi di carattere antropologico del prof. Alessio Stefàno, docente di Unisalento, e del prof. Eugenio Imbriani, professore associato dell’Università lecce, e dalla guida all’ascolto, a cura di Maria Ausilia Maglione e Luigia Manzolelli.
Un evento di meditazione musicale che immerge lo spettatore nella toccante atmosfera del tempo della Passione, il più intenso e importante momento della fede cristiana.
Dopo Parabita (ieri) la manifestazione questa sera è a Collepasso, domani sarà a Morciano di Leuca; mercoledì 9 a Casarano, giovedì 10 a Patù, sabato 12 a Felline (Alliste), domenica 13 a Specchia, lunedì 14 a Supersano e martedì 15 ad Arigliano (Gagliano del Capo).
Tutti gli appuntamenti sono in programma a partire dalle ore 19,30.
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- Guida all’ascolto, a cura di Maria Ausilia Maglione e Luigia Manzolelli (nella foto)
- Il Troccolante, interpretato da Fabio Cavallo
Attualità
Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO
Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.
L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.
L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea Terme, Otranto, Minervino di Lecce, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino.
L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase
Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».
Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».
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