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Tricase: il calcio progetto sociale

Dopo i preziosi, consecutivi pareggi con San Paolo Bari, Cerignola (capolista) e Sogliano, abbiamo fatto il punto della situazione in casa Tricase con il direttore generale

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Dopo i preziosi, consecutivi pareggi con San Paolo Bari, Cerignola (capolista) e Sogliano, abbiamo fatto il punto della situazione in casa Tricase con il direttore generale Nunzio Dell’Abate. “Nel  contesto di un’Eccellenza assai difficile”, dichiara il dirigente rossoblu, “la nostra si sta dimostrando una formazione “pazza”, capace di espugnare terreni blasonati e poi di perdere o pareggiare malamente fra le proprie mura contro dirette concorrenti. Da qualche giornata, tuttavia, abbiamo intrapreso la strada della continuità, uscendo imbattuti dagli scontro diretti in trasferta con San Paolo e Sogliano ed imponendo lo stop alla prima della classe, il Cerignola, dopo una gara che avremmo senza dubbio meritato di vincere. La salvezza era e rimane il nostro obiettivo ed allo stato mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno”. Vi muoverete ulteriormente sul mercato? “A dicembre quasi tutte le Società si sono rifondate spendendo cifre considerevoli. La politica del presidente Alfredo Stefanelli è tutt’altra e mi trova perfettamente allineato. Nel mercato invernale, tra cessioni ed acquisti, ci abbiamo “guadagnato” e questo è senz’altro già una piccola vittoria”. Un avvio di stagione probabilmente oltre le attese, poi un vistoso calo fino alle dimissioni dell’allenatore Gigi Bruno, da voi respinte. “E’ vero, all’inizio siamo andati “troppo bene” e questo ha creato false aspettative e facili entusiasmi. Se i punti oggi in saccoccia fossero stati spalmati per l’intero arco del campionato, forse si sarebbero evitati inutili attriti. Sono più che fiducioso: Bruno traghetterà verso la salvezza il nostro Tricase!”.


Nunzio Dell'Abate

Al di là dell’aspetto tecnico, occorre riconoscere i meriti del presidente Stefanelli e dell’intera Società di consentire al calcio tricasino di mantenersi nell’elite regionale. “Sono d’accordo: il presidente Stefanelli si sta spendendo non poco perché questo sogno non svanisca. Ha una passione sfrenata, ma anche lo giusto spirito imprenditoriale per “far quadrare i conti”. Senza trascurare l’aspetto educativo e di crescita: non a caso il nostro “goal”, in parte riuscito, è quello di far emergere i talenti nostrani ed i vari Barbieri e Viola (classe ‘93), Maiolo (‘92), Rizzo e Ponzo (‘91) ne sono un esempio”. Perché questo suo ingresso in Società nonostante un ruolo politico-amministrativo ben definito? “Accettai di fare l’Assessore perché ritengo giusto e quasi fisiologico che ognuno, prima o poi, debba impegnarsi e spendersi per la propria città. La medesima motivazione mi ha spinto a ricoprire anche quest’incarico sportivo. Certo, il tempo diventa sempre più tiranno, specie da ultimo in cui ho aggiunto l’impegno non meno carico di responsabilità di papà…”. Il calcio a Tricase è anche un progetto sociale. “Ho assunto questo ruolo, gratuitamente, perché condivido con il presidente Stefanelli un progetto che va oltre il risultato calcistico, una sorta di contaminazione tra calcio e ambito sociale, scuole, anziani, disabili. Non solo partite, ma anche incontri monotematici con esperti sugli aspetti positivi e degenerativi. Sono tante le idee che vogliamo sviluppare: dagli spettacoli di natura folkloristica all’inizio o negli intervalli delle partite, al giornalino della squadra, a una docufiction con immagini del glorioso passato calcistico. Si è anche inciso un inno che accompagni l’ingresso in campo della squadra. E poi l’iniziativa “Adotta un tifoso”: un invito rivolto alle attività commerciali che potranno acquistare il biglietto di una partita o l’abbonamento e donarlo a un ragazzo, a un anziano o a persone in difficoltà. Alcune scuole vi hanno già aderito mettendo a disposizione le proprie risorse, come la Banda musicale dei ragazzi di via Apulia e gli allievi dell’Istituto Professionale”.


Sport

Tricase fa canestro. Nonostante tutto

L’Asd Basket Tricase trionfa nella fase Silver del campionato FIP Under 14. Primo posto con 9 vittorie e una sola sconfitta; migliore difesa e migliore attacco. Ora le fasi regionali

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Il basket è forse uno degli sport più belli da praticare e da seguire sia dal vivo che in Tv.

Resta però complicata (eufemismo) la sua diffusione, soprattutto da noi al sud, anche per la mancanza atavica di strutture.

Insomma, è poco diffuso perché non ci sono strutture, niente finanziamenti perché è poco diffuso: il classico cane che si morde la coda…

In alcune sacche però resiste, grazie alla passione e al sacrifico di pochi che tra mille difficoltà riescono ancora a proporre e insegnare basket.

È il caso di Giovanni Nesca presidente dell’Asd Basket Tricase che ha portato i suoi ragazzi a primeggiare nella fase Silver del campionato FIP Under 14.

I tricasini hanno consolidato il primo posto in classifica e vinto al quale hanno partecipato società ben navigate nel mondo della pallacanestro salentina.

Lo score è impressionante: 9 vittorie e una sola sconfitta; migliore difesa e migliore attacco.

Eppure, l’avventura non era cominciata nel migliore dei modi e nessuno forse avrebbe scommesso un centesimo durante le fasi iniziali.

Nessuno, tranne loro: i coach Gabriele e Simone Stifini, anch’essi alla prima esperienza da allenatori in un campionato FIP, grazie al benestare del presidente Giovanni Nesca.

La squadra col tempo è cresciuta, partita dopo partita, imparando a migliorarsi e ad avere la giusta attitudine sul campo da gioco.

Mentre gli allenamenti confermavano che i ragazzi apprendevano e mettevano in pratica quanto gli veniva insegnato, la loro autostima si consolidava, sino a trasformarsi in sicurezza e convinzione delle proprie capacità, che li ha portati all’importante e inaspettato traguardo.

«Ringraziamo di cuore tutti i genitori che hanno creduto nel progetto dei due giovani allenatori e della società Basket Tricase», ha postato Giovanni Nesca, «seguendo e incoraggiando i propri figli nella loro passione. Ora testa alle fasi regionali». «Anche se», ammette il  presidente, « il percorso non è stato facile: trasferte, sacrifici, intoppi, delusioni, infortuni e quant’altro hanno reso tortuoso il cammino».

Nesca ha voluto ringraziare anche l’Associazione “Memorial Antonio Stifini”- Streetbasket, «che ha continuamente seguito e fornito un importante supporto nella crescita della pallacanestro a Tricase, al pubblico e a tutti coloro che ogni giorno ci credono».

Infine, i due giovani coach, i gemelli Stifini: «È stata dura, ma i nostri ragazzi l’hanno fatta. Grazie per i bei momenti che ci avete regalato. Siamo grati anche a tutte le società che ci hanno ospitato e con cui si è avuto il piacere di interscambiare momenti di vita e di sport, durante questa nuova e importante esperienza».

Perché lo Sport è benessere e passione; è mettersi in gioco con sé stessi e con gli altri; è sana competizione, è un continuo superamento dei propri limiti; è imparare a stare insieme agli altri e superare ogni tipo di barriera, fisica e culturale.

E, tra gli sport, il basket è il terzo spiù seguito al mondo con 2,3 miliardi di appassionati.

Questo fa sì che si posizioni terzo in classifica dopo il calcio e il cricket.

Anche per questo e merita i suoi spazi e le sue strutture. Si, anche a Tricase…

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Casarano

Che festa al “Capozza”!

Pari contro l’Ischia, Giancarlo Malcore, capocannoniere del girone H con 17 reti. Grandi festeggiamenti per la promozione prima allo stadio e poi in città

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CASARANO-ISCHIA 1-1

Reti: pt 6′ Pisczeck (I), st 41′ rig. Malcore

Note: spettatori 5000. Casarano promosso in serie C (alla poule scudetto 11/05).

Di fronte a oltre cinquemila spettatori e ad una coreografia spettacolare prima dell’incontro, i Rossoazzurri di mister Vito Di Bari corrono il rischio di perdere l’imbattibilità del Capozza.

Non poco hanno contribuito l’atmosfera di festa per la promozione conseguita già da due giornate e la passerella offerta a tutti i calciatori scarsamente utilizzati nell’arco del Campionato, alcuni bravi juniores compresi.

Toglie le castagne dal fuoco un rigore concesso per atterramento di Loiodice e realizzato da Giancarlo Malcore, che diviene così il capocannoniere del girone con 17 reti.

Al termine della partita ha luogo la cerimonia ufficiale della premiazione con la consegna del Trofeo e medaglie per tutti calciatori (anche con una sola presenza) da parte della Lega Nazionale Dilettanti.

Dopo cori e foto della squadra sotto ogni settore dello stadio, la festa si è trasferita in piazza Indipendenza, con la presentazione dei calciatori e tecnici, protagonisti della promozione tra i professionisti.

Prende la parola il presidente Antonio Filograna Sergio con una sintesi da ovazione: “Avevamo una grande voglia, ma soprattutto una grande squadra, una famiglia. Questi giocatori verranno ricordati nel tempo, come quelli che 45 anni fa ci portarono in serie C“.

E conclude: “Questo risultato dimostra che quando Casarano è unita può arrivare in alto“.

Ennesima gragnuola di fuochi d’artificio la risposta.

Giuseppe Lagna

Inserto de “il Gallo” sul CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando qui

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Attualità

Casarano Calcio: voce ai commercianti ed alla gente

Le voci, i commenti, la gioia dei tifosi e dei commercianti di Casarano per la Serie C

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ESCLUSIVA

INSERTO CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando sul link a seguire:

https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/04/Inserto-Maggio_Casarano-Serie-C.pdf

di Giuseppe Lagna

Gianni Toma (Toma Orologi)

«Felice della grande stagione e del ritorno del Casarano tra i professionisti, sarà volano economico per l’intera città. Gioisco anche per aver contribuito al rilancio della squadra alcuni anni fa».

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Annalisa Giorgino (Civico 16 Abbigliamento)

«Sono molto contenta per la vittoria del campionato, che porterà notorietà alla città e incremento alle attività commerciali».

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Agostino Malorgio (Enjoy Pizza Restaurant)

«Sono sicuro che la promozione del Casarano in serie C darà lustro anche all’economia e alla socialità nella città, con vantaggi anche nelle attività di ristorazione».

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Alessandro Venneri (Libreria Dante Alighieri)

«Sicuramente la risalita del Casarano nei professionisti apporterà ampi riflessi in tutte le attività del territorio, comprese quelle sportive e culturali».

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Paolo Mele (Bar Betitaly)

«Con il ritorno del Casarano nel professionismo tutta la città deve essere soddisfatta, perché è noto che il calcio può rappresentare occasione di ripresa in ogni ambito sociale».

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Aldino Antonaci (Trattoria La Pergola)

«Dopo quasi un trentennio di alti e bassi, siamo riconoscenti all’impegno del presidente Antonio Filograna Sergio per aver riportato il Casarano in serie C, questo avrà certamente ripercussioni positive in ogni settore dell’economia cittadina».

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Alessandra Costa (Costa Confezioni)

«Per me che son cresciuta al seguito del Casarano con mio padre Gigi è stata una grande gioia e spero che la serie C riporti la città agli splendori sociali ed economici di un tempo».

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Leonardo Scorrano (Buffetti Computer Store)

«Come recita lo striscione apposto al mio negozio, si è trattato di una continuità tra l’epoca di Mesciu Ucciu Filograna e suo nipote Antonio. Tutto questo non potrà che assicurare vantaggi all’economia della Città e del comprensorio».

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Giovanna D’Agnello Crazy Tabacchi e Servizi online)

«Finalmente! La Serie C è un’altra cosa. Il salto di categoria ce lo siamo meritato tutti. In particolare, noi tifosi. Dico “noi” perché, oltre ad occuparmi della rivendita dei biglietti per le partite nella mia tabaccheria, sono un’assidua frequentatrice della curva. Quando abbiamo potuto cantare “ce ne andremo in Serie C”, in curva erano tanti gli occhi gonfi. La terza serie darà lustro alla città e, ne sono sicura, anche l’economia casaranese se ne gioverà. Sono felice anche per i calciatori, ne ho conosciuti molti e sono tutti bravi ragazzi. Così come sono felice per il presidente, se lo merita. Domenica 4 maggio al Capozza ci sarà il pienone e sarà gremita anche la Curva Sud.
Faremo una grande festa, questo è sicuro!».

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