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Virtus Tricase: nuova stagione all’insegna del cambiamento

Volley, il presidente Marra presenta il progetto di quest’anno: “Finito un ciclo dopo tre anni di C da protagonisti, ora più spazio ai giovanissimi”.

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Parte la nuova stagione sportiva di volley. A Tricase nuovo progetto per la Virtus, che porterà una ventata di cambiamento dopo le esaltanti stagioni degli scorsi anni.


Il nuovo roster é affidato alla guida tecnica di Mister Livio Bramato coadiuvato da Mister Antonio Sodero e vede l’innesto in squadra di atleti giovanissimi, oltre alla conferma di alcuni veterani che faranno da guida alle nuove leve.


Andando nel dettaglio,  la regia é affidata all’alzatore Filippo Marsella, classe 2002, ed a Rocco Felicetti, di ritorno dopo una stagione ad Ugento.


Gli opposti saranno Riccardo Quarta, classe 2001 proveniente dall’esperienza in quel di Casarano in Serie A3, e Gilberto Vanotti, classe 2007 proveniente dalla Pallavolo Azzurra Alessano e Rocco Sodero, 2006 proveniente dal vivaio.


Al centro ritroviamo i veterani Crisostomo e capitan Spagnolo ai quali saranno affiancati Gianrocco Rizzo classe 2007 proveniente dal vivaio e Francesco Schiattino classe 2002 proveniente da un campionato di Serie A3 con l’Aurispa Delcar.


Nel ruolo di libero Aiden Kit Russo, talento classe 2005 anche lui proveniente dall’Aurispa Delcar (eletto 2 volte miglior libero under 19 provinciale) e Mattia Cazzato, classe 2007 proveniente dal nostro vivaio.


I laterali saranno i confermatissimi Matteo Bello, classe 2004 e Andrea Marzo classe 2006 oltre ad Alessandro D’Amato, classe 97 ma con tanta esperienza alle spalle e a Luca Musaró, classe 2007 proveniente dal vivaio.

Il presidente Marra con l’avv. Carluccio


Lo scorso anno ci siamo resi conto che il gruppo era arrivato a fine ciclo“, spiega il Presidente Marco Marra. “Dopo tre anni da protagonisti in serie C con un gruppo esperto e maturo la stagione scorsa è stata ricca di sofferenza e ci ha visti raggiungere la salvezza in extremis all’ultimo turno dei play out. È stata una esperienza utile per la società che ha avuto modo, già da gennaio, di studiare il cambiamento che sarebbe poi avvenuto in estate. È stata tra l’altro una stagione utile a lanciare giovanissimi che quest’anno saranno punti fermi del progetto tecnico”.


A proposito della guida tecnica, Marra aggiunge: “Quello di Mister Bramato é un ritorno fortemente voluto dalla dirigenza, dopo una breve pausa di un anno nella quale il mister è andato ad allenare in categorie superiori. Livio vanta tre campionati alla guida della Virtus, due primi posti nel girone ed una finalissima play off. Un leader giovane che sa allenare e sa parlare ai giovani, capace di gestire il gruppo come pochi e grande conoscitore della pallavolo ad alto livello. Tricasino DOC e tifoso della Virtus, e la Virtus non poteva che ripartire con lui”.


Una squadra giovane ma “ben attrezzata“, aggiunge Marra. “Ha valori importanti, siamo fiduciosi e sicuramente diremo la nostra nel girone”.


La prima squadra avrà un’ulteriore novità e si chiama Giuseppe Muccio. Seguirà la squadra nel suo nuovo ruolo di dirigente, più precisamente sarà il team manager. Un ruolo affidatogli dalla dirigenza dopo le qualità tecniche ed umane dimostrate in carriera ed in particolare in questi quattro anni in rossoblù.


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Giallorossi in partenza per Atalanta-Lecce, ma non è detta l’ultima parola

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Nonostante le forti difficoltà emotive legate alla tragedia che ha colpito il ritiro giallorosso, il Lecce si prepara a partire per Bergamo.

Domani mattina, alle ore 9, è prevista la partenza della squadra salentina alla volta della Lombardia, dove si dovrebbe disputare la sfida contro l’Atalanta, inizialmente in programma venerdì sera e rinviata di sole 48 ore.

L’umore all’interno del gruppo squadra è tutt’altro che sereno: la morte improvvisa del fisioterapista del club, Graziano Fiorita, avvenuta in hotel durante il ritiro prepartita, ha profondamente scosso l’ambiente. La salma è tuttora in Lombardia, in attesa di autopsia.

In queste ore i vertici del Lecce hanno cercato di ottenere, in un confronto con Atalanta e Lega Serie A, un ulteriore rinvio della gara, così da consentire alla squadra di elaborare quanto accaduto. Tuttavia, la richiesta non ha trovato accoglimento: da Bergamo non è arrivata apertura alla proposta salentina e la Lega ha confermato la disputa della partita, mantenendo il rinvio alla sola finestra di 48 ore.

Si continua ad auspicare un ripensamento dell’ultima ora, al momento non escluso. Ma la situazione lascia poco spazio all’ottimismo. Tra le ipotesi valutate sin qui dal Lecce anche quella, estrema, del forfait: una scelta che comporterebbe una sconfitta a tavolino per 0-3 e una penalizzazione di un punto in classifica.

La presa di posizione dei tifosi

La curva salentina, intanto, ha fermamente preso posizione, puntando il dito contro l’ insensibilità della Lega Calcio, ed esponendo un eloquente striscione davanti allo stadio.

I tifosi dell’Atalanta, dal canto loro, in segno di rispetto, hanno annunciato lo sciopero del tifo nel caso in cui la gara si dovesse disputare domani.

Ore di grande tensione, dunque, in casa Lecce, chiamato a scendere in campo in condizioni psicologiche molto difficili.

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Lecce a rischio penalizzazione se non scende in campo a Bergamo

È scontro con la Lega Calcio per il breve rinvio del match con l’Atalanta nonostante il lutto in casa giallorossa, ma si rischia più di una sconfitta a tavolino

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È tensione altissima tra l’Unione Sportiva Lecce e la Lega Serie A. Dopo il rinvio della partita originariamente prevista per venerdì scorso, il club salentino si trova ora in aperto contrasto con l’organizzazione del campionato.

La sfida all’Atalanta, spostata a domani sera, lascia infatti pochissimo margine di tempo a una squadra profondamente colpita dalla scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista e colonna giallorossa.

Il Lecce, che aveva chiesto un rinvio più lungo per rispettare il lutto interno e permettere al gruppo squadra di superare almeno in parte lo shock emotivo, considera l’attuale decisione un grave errore di sensibilità istituzionale. La società, infatti, sta seriamente valutando l’ipotesi di non presentarsi alla partita in programma a Bergamo, con tutte le conseguenze del caso.

Cosa rischia

Non presentarsi al match significherebbe incorrere nella sconfitta a tavolino per 3-0, ma soprattutto rischiare una pesantissima penalizzazione di un punto in classifica, un’eventualità che potrebbe compromettere il cammino salvezza in questa fase delicata della stagione.

La posizione del Lecce è chiara: il tempo concesso tra il rinvio e la nuova data della gara è considerato irrispettoso verso una situazione umana dolorosa, non una semplice questione tecnica o logistica. La società ha fatto sapere di voler tutelare prima di tutto la dignità dei propri tesserati e il rispetto per la memoria di Fiorita, figura amatissima nell’ambiente leccese.

Dall’altra parte, la Lega Calcio difende la propria decisione, appellandosi alle necessità di calendario e agli equilibri organizzativi del torneo, già messi alla prova da un calendario fitto di impegni.

Nelle prossime ore è attesa una decisione definitiva da parte del Lecce, ma lo scontro con le istituzioni calcistiche è ormai aperto, e rischia di lasciare strascichi anche al di là della vicenda contingente.

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Nonostante il lutto, Atalanta-Lecce domenica sera: i giallorossi disertano?

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La Lega Serie A ha deciso di rinviare a domenica sera la sfida tra Lecce e Atalanta, inizialmente in programma per venerdì. La partita, valida per la corsa salvezza dei giallorossi, è stata posticipata di appena 48 ore a seguito della tragica scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista del club salentino.

Una scelta che non ha lasciato indifferente il Lecce, ancora profondamente scosso per la tragedia che ha colpito la società e lo spogliatoio. Il dolore e lo sgomento per la morte improvvisa di Fiorita, figura amatissima e presente da anni nella vita quotidiana dei calciatori, non lasciano al momento spazio a pensieri legati al campo.

All’interno del club ci si aspettava un rinvio ben più ampio, anche per permettere al gruppo squadra di elaborare quanto accaduto. La decisione della Lega di far disputare la partita già nel weekend ha colto di sorpresa il Lecce, che ora valuta l’ipotesi clamorosa di non presentarsi in campo in segno di protesta. Una scelta estrema, che potrebbe portare alla sconfitta a tavolino, ma che la società considera coerente con il momento drammatico vissuto da tutto l’ambiente.

Ore di riflessione, dunque, in casa Lecce, dove il calcio — almeno per ora — è passato inevitabilmente in secondo piano.

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