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Sport

Volley femminile, B2: il Maglie cade con onore contro la prima della classe

Dopo ben cinque vittorie consecutive, la Betitaly Volley Maglie stavolta è costretta cedere il passo, sull’ostico campo del Gricignano, leader del girone. Finisce 3-1 per le forti

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Dopo ben cinque vittorie consecutive, la Betitaly Volley Maglie stavolta è costretta cedere il passo, sull’ostico campo del Gricignano, leader del girone. Finisce 3-1 per le forti campane, ma le magliesi hanno l’obbligo di fare un severo mea-culpa per un inizio di gara assolutamente sottotono. Si era detto alla vigilia che in gare così sarebbe servito giocare con la testa e con il cuore. All’appello però, almeno per le prime due frazioni di gioco, nessuna delle due qualità risultava presente e per le ragazze di Tonino Solombrino era notte fonda. Gli attacchi delle padrone di casa sembravano tramortire Daniela Calò e compagne, deconcentrate, imprecise  e timorose su ogni fronte del campo. Il 2-0 maturato in poco più di mezz’ora sembrava quindi segnare una contesa, nella quale il divario appariva troppo netto per essere vero. Una sorta di vero e proprio incubo dal finale tragico. Si arrivava così al terzo set convinti di tornare a casa rossi dalla vergogna e invece il confronto cambiava decisamente copione. Come un leone ferito nell’orgoglio, la reazione era veemente e caparbia, da squadra che non si fa mettere i piedi sopra da nessuno, capace di lottare su ogni campo. Maglie, dunque, che conquistava il terzo parziale 25-18. L’inerzia del match sembrava essersi arrestata. Il quarto parziale era infatti equilibratissimo, con le due squadre a lottare palla su palla, ed i supporters magliesi ad incitare a squarciagola. Si arrivava così solo a sfiorare il quarto set, perchè lo scatto di reni del Gricignano era proprio sul filo di lana, utile a strappare così l’intera posta in palio. Rimaneva la magra consolazione di aver saputo far venire i brividi addosso alla capolista, ed i commenti di alcuni dirigenti campani a fine gara erano eloquenti. “E’ la più bella squadra che abbiamo affrontato nel girone di andata ed abbiamo temuto davvero di dover arrivare al tie-break. La gara più avvincente vista finora”. Che peccato però se si prova ad immaginare cosa sarebbe accaduto senza quei primi due set assurdi.  D’altro canto la squadra casertana sta interpretando dall’inizio il ruolo della lepre in questo girone H del campionato di B2, avendo mezzi e materiale umano di prim’ordine e le ragazze salentine non hanno per nulla sfigurato al cospetto di una corazzata costruita per il salto di categoria e costata tantissimo.  Tra le note incoraggianti certamente l’esordio, un po’ forzato, dell’ultimo acquisto Alessandra Labate, alla quale non si potevano chiedere miracoli, se si considera un solo giorno di allenamento alle spalle ed >il recupero, ancora in corso, dall’infortunio. Ed ancora l’ottima verve della sempre più convincente Stefania Gatto, a cui però ha fatto da contraltare l’opposta Anna Paola Greco, in giornata no ed inevitabilmente sostituita. A questo si aggiunga la perdurante emergenza della laterale cubana Hechavarria e del libero titolare Titti Romano. Pertanto, considerando tali attenuanti e l’avversario avuto di fronte, in casa magliese si guarda con serenità e fiducia all’immediato futuro. Uscire a testa alta dal campo della capolista è un buon segnale. Ora è già tempo di pensare al prossimo impegno, un altro big-match, sempre in trasferta, a Pescara, sul campo della vicecapolista. L’imperativo è quello di tornare a far punti, per non perdere ulteriore contatto dal treno play-off.


Vito Palanga

Sport

Calcio, dimissioni a Tricase: prima l’allenatore, poi il presidente

Dopo la sconfitta di Melendugno aveva salutato tutti il tecnico Totò Cazzato; oggi ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» anche Alfredo Stefanelli

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Dopo le dimissioni dell’allenatore Totò Cazzato, seguite alla sconfitta di Melendugno contro il Terre di Acaya e Roca, arrivano anche quelle(«irrevocabili») del presidente Alfredo Stefanelli.

Nella sua lettera di dimissioni l’ormai ex presidente chiede che le sue dimissioni siano «discusse nel prossimo consiglio direttivo affinché si possa eleggere, quanto prima, un nuovo presidente»

Ieri erano arrivate già le dimissioni dell’allenatore Cazzato proprio, a quanto pare per divergenze con Stefanelli con il presidente Stefanelli. Ora che farà, se il presidente andrà via come sembra, ci ripenserà.

Intanto la squadra rossoblu avrebbe bisogno di ben altro ambiente vista la situazione difficile che sta vivendo dal punto di vista dei risultati con una classifica deficitaria (14°posto) nel Girone B del campionato di promozione pugliese.

Per il prossimo turno allo stadio di via Olimpica è atteso il Leverano: che Tricase troverà?

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Sport

Bocce: Tricase vince di primo… acchito

Vittorioso esordio casalingo per l’AB Città di Tricase

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Iniziato il campionato nazionale di serie B organizzato dalal Federazione Italiana Bocce.

L’AB Città di Tricase ha battuto, in casa, l’ASD Sala di Catanzaro per 6 set a 2.

Ha fatto gli onori di casa il presidente del Comitato Regionale Puglia FIB Cristiano Vitto.

La squadra tricasina guidata da Vito Esposito è composta da: Alessandro Mancarella, Rossano Vitto, Donato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.

Felicissimo il presidente Rocco Giaquinto: «Tante emozioni. Forza ragazzi, buona la prima».

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L’AB Città di Tricase

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Casarano

Cajazzo fa volare il Casarano

Doppietta dell’under franco – canadese e +2 sulla Nocerina

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BRINDISI-CASARANO 0-2
Marcatore: 33′ e 44′ st Cajazzo

Sarebbe probabilmente finita “zero a zero” la sfida fra Brindisi e Casarano, senza i due palloni tagliati col bisturi e in fotocopia, ad opera del subentrato Ismael Cajazzo, franco-canadese, classe 2004.

In pratica, ancora una volta il “pozzo senza fondo” dell’ampia rosa a disposizione di mister Di Bari decide le “magnifiche sorti e progressive” delle Serpi rossoazzurre in questa stagione.

Ne va ben fiero il tecnico, “barese” pure nel cognome, e si dichiara spesso nelle interviste “fortunato” a poter lavorare con un gruppo di calciatori di tali levatura e coesione.

Se poi ci metti la tifoseria, capace di coordinarsi e riempire la curva Nord ad accogliere sotto i fari del Capozza i vincitori in un enfasi di cori da repertorio, allora il quadro è completo.

Non si canta “la capolista se ne va”, perché consapevoli che mancano ancora undici giornate, ma al massimo di grida “salutate la capolista”.

Infine, intorno alle venti e trenta via dagli spalti e rientro a casa, non prima dei rituali “selfie” di padri e bambini con il beniamino preso al volo.

Domenica prossima altra battaglia in casa contro il Matera, certo non disponibile a perdere la griglia play-off: logico prevedere il Capozza sempre più gremito e caloroso.

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Nelle foto: in alto l’under Cajazzo, autore della doppietta; in basso l’esultanza sotto la curva Nord del Capozza 

Giuseppe Lagna

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