Maglie
Volley Maglie: ambizioni da grande
Weekend di felicità: D’Annunziana Pescara – Betitaly Volley Maglie 0 – 3 (22-25, 21-25, 26-28). Si punta al vertice: allargamento della base societaria e conferma di coach Solombrino. Con la volontà di migliorare il quinto posto della passata stagione in Serie B1 femminile
Non importa quanto possa essere diabolico, per la Betitaly è necessario perseverare. Le ragazze del coach Solombrino, infatti, devono dare continuità al bel gioco che ha demolito Arzano e portare a casa punti pesanti dalla trasferta abruzzese.
Il Pescara, neopromosso in B1, di contro, non è una corazzata, ma si fa rispettare tra le sue mura, chiedere a Brindisi. Il tecnico salentino sceglie ancora Ricchiuti in palleggio, dopo le magie di sabato scorso, e opposto Mazzulla. Centrali Vincenti e Cesario, quest’ultima spumeggiante contro le campane nell’ultima uscita. Montenegro, Di Martile e Lo Cascio a completare il sestetto. L’avvio è timbrato dalla Cesario: intesa immediata con Ricchiuti e primo punto magliese. Il ritorno delle pescaresi è fulmineo, ma Montenegro le tiene a distanza, 3-2 e servizio Betitaly. Vincenti prova ad accelerare, Pescara si affida a Spagnoli, ma ancora Montenegro rimette la freccia. 9-7 e primo time out locale. Il ritorno in campo trova ancora la Spagnoli in piena e il D’ Annunziana accorda il 13-11. Il coach Di Rocco respira il momento buono e incita dalla panca. Il muro abruzzese risponde e il Maglie perde terreno: 16-13 e Solombrino chiama al rapporto. La pausa, però, serve alla Borelli che mostra i denti a rete. Il Maglie soffre e il Pescara si accomoda sul 20-16. Lo Cascio, intanto, alza la voce, Calista inventa in regia, ma Cesario prima ricama una “fast”, poi mura in scioltezza. Sorpasso magliese, 22-21, e Pescara impreparato davanti alla rinascita Betitaly. Il finale di game è tutto salentino e Cesario cala il sipario sul 25-22. Di Rocco si affida a Roberta Bianchi nel ritorno in campo, mentre Solombrino conferma il sestetto di partenza. Le farfalle magliesi sfruttano la brezza positiva del primo set e puntellano il 4-2. Il Pescara, intanto, accende la potenza della Spagnoli per tornare in partita, ma Montenegro regala la staffilata del 5-3 e “dinamo” salentina che si carica punto dopo punto. La Betitaly continua, così, a portare fieno in cascina e limita le idee della Spagnoli a rete. Le pescaresi cercano di scuotersi, senza fare i conti, però, con la precisione della Montenegro e con l’errore della Costantini: 14-9 per le rossoblù e Di Rocco, infuriato, chiama ancora time out. La scossa non arriva e il Maglie allunga fino al 16-10. Nel miglior momento delle ospiti, Calisto punta la Lo Cascio in battuta e muove le sue fino al 16-14. Mazzulla, però, tira fuori gli artigli, Calisto porge l’altra guancia alla Montenegro e Maglie in corsia d’accelerazione fino al 20-16. Spagnoli e Costantini tengono a galla le speranze locali, ma Ricchiuti e l’esperienza da “beacher” della Mazzulla portano il conto: 25-21 e via al terzo. Il Pescara prova ad arginare la piena salentina e abbraccia il 5-3. Vincenti ha fretta di tornare a casa e sigla l’ 8-7. Il gioco resta equilibrato, Cesario mura il 12-10 e sprona le sue. Le atlete abruzzesi non ci stanno e salgono in cattedra sul 16-14. Mazzulla e compagne riprendono le redini della gara e assimilano il 18-18. Il Maglie accelera, il Pescara resta in gara fino al 26-26. Vincenti, però, tiene a muro e regala il match point. Lo Cascio ringrazia, apre il presente, brinda i tre punti e protocolla la seconda vittoria consecutiva per le magliesi.
Anno importante quello che è appena iniziato per il Volley Maglie. Dopo un’estate che ha visto il cambio al vertice con la nomina a presidente dell’imprenditrice Serena Spagna e l’allargamento della base societaria con ingressi di tutto valore in termini di esperienza e di risorse, si è proceduto a curare l’aspetto sportivo.
Si è ripartiti dalla conferma di coach Tonino Solombrino e il rooster delle atlete è stato potenziato. Il Maglie si è presentato ai nastri di partenza del campionato di B1 femminile 2014/2015 con la volontà di migliorare il quinto posto della passata stagione. Una compagine ambiziosa, dunque, che non ha nascosto velleità di vertice. A tale scopo in rosa sono arrivate le registe Conti e Ricchiuti, la laterale D’Angelo, la centrale Di Lallo e il vero colpo di mercato, la fuori mano Lo Cascio. Il sestetto base dello scorso anno è stato sostanzialmente riconfermato, con il solo cambio di ruolo subito da Mara Di Martile, lo scorso anno palleggiatrice ed oggi trasformatasi in libero.
Vito Palanga
Attualità
Lavoro, nel Leccese 561 posti
Il 40° Report Arpal ambito di Lecce. Recruiting week: boom settori socio-sanitario e socio-pedagogico
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Infermieri, tecnici sanitari, fisioterapisti, psicologi, oss, educatori sanitari, educatori socio-pedagogici, pedagogisti, psicologi, assistenti sociali e tante altre figure professionali qualificate: c’è grande attesa per la
Recruiting week dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico organizzata da Arpal Puglia.
Il 7 novembre, con uno speciale report, saranno resi noti tutti i posti disponibili e il calendario dei colloqui, con un’anteprima già consultabile nelle sezioni “Settore socio-pedagogico” e “Settore socio-sanitario” sul report ordinario di questa settimana.
I centri per l’impiego degli ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto si preparano ad aprire le proprie porte per la maxi selezione in programma dal 18 al 21 novembre, con una appendice di colloqui online riservati a coloro che vivono fuori dalla Puglia e vogliono cogliere l’occasione per tornare nella propria terra o per trasferirsi qui.
Le selezioni a distanza si terranno nella settimana dal 25 al 29 novembre e rientrano nella cornice della Strategia #mareasinistra della Regione Puglia.
IL REPORT SETTIMANALE
Intanto, nel 40° Report elaborato dall’Ambito di Lecce vengono segnalati 211 annunci che corrispondono a 561 posizioni aperte nella provincia.
Il settore edile è in testa con la richiesta di 148 professionisti, seguito dal comparto turistico offre 69 opportunità, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.
Nel settore amministrativo, informatico si cercano 33 figure, in quello pedagogico 56, le telecomunicazioni segnalano 20 opportunità, mentre il settore commerciale conta 40 posizioni aperte.
Per l’agricoltura e l’ambiente si cercano 13 risorse, mentre il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) propone 18 posizioni. Il comparto socio-sanitario pubblica 31 annunci per un totale di 122 posizioni disponibili, per il settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 13 lavoratori.
Il settore bellezza e benessere offre 7 posizioni aperte.
Per l’industria metalmeccanica sono richieste 13 figure e per il settore pulizie e multiservizi due.
Infine, ci sono cinque posizioni aperte per iscritti nelle categorie protette e due per persone con disabilità.
La sezione tirocini offre nove opportunità, mentre la rete Eures segnala anche opportunità di lavoro e formazione all’estero per personale altamente qualificato, come medici, infermieri, ingegneri ed educatori.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER CONSULTARE IL REPORT COMPLETO DI ARPAL CLICCA QUI
Approfondimenti
Costruire salentino, come eravamo
Giuseppe Maria Costantini, Conservatore-Restauratore di Beni Culturali: dalle coperture ai soffitti interni, dagli intonaci ai pavimenti interni ed esterni, dalla “suppinna” alla “loggia”: i caratteri tradizionali tipizzanti dell’edilizia salentina
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di Giuseppe Maria Costantini
(Conservatore-Restauratore di Beni Culturali)
Mi si chiede: «Se qualcuno volesse costruire un’abitazione secondo i canoni della tradizione salentina cosa dovrebbe fare? Quali sono gli aspetti più caratteristici e tipizzanti?».
Le abitazioni del Salento sono sempre state alquanto eterogenee in relazione alla condizione socio-economica e culturale dei loro abitanti, così caratterizzando i vari paesi e quartieri urbani, anche vicinissimi tra loro, inoltre, sono molto cambiate nel corso dei secoli, anche in breve tempo quando ce ne fosse un’importante condizionamento esterno.
Basti considerare che nel Salento, almeno fino al sedicesimo secolo, tutte le coperture degli edifici erano costituite da tetti spioventi e tegole in terracotta, come nel resto d’Italia.
Tra l’altro, la copertura esterna a spioventi corrispondeva largamente a soffitti interni in legno, sia lasciati a vista sia nascosti da incannucciate ricoperte da intonaci a stucco, come nel resto d’Italia.
Tale lunghissima “stagione dei tetti” vedeva anche pavimenti interni che, dove non fossero un umile battuto di terra, erano frequentemente in legno, nudo o variamente rifinito, oppure in terracotta, nuda o financo maiolicata; l’impiantito in pietra era destinato in prevalenza agli spazi esterni, o aperti, nonché a rimesse e opifici.
Tornando alla questione posta: come e più del resto d’Italia, nel Salento il consumo del suolo, dal secondo dopoguerra del Novecento a oggi, è stato enormemente maggiore che dalla preistoria allo stesso secondo dopoguerra; pertanto, non si dovrebbe più consumare neppure un metro-quadrato di terreno agricolo o naturale per costruire checchessia.
Ciò detto, innumerevoli edifici dell’ultimo secolo, privi di particolari valenze storiche o artistiche, necessiterebbero di importanti interventi “di costruzione”.
Si tratta di edifici variamente inefficaci in fatto di materiali di cui sono costituiti, di caratteri strutturali-statici, oppure affatto indecenti in termini di funzionalità, e/o di forma e di aspetto.
In altre parole, le tante costruzioni inadeguate e brutte che ci circondano dovrebbero essere radicalmente demolite e, ove necessario, ricostruite in termini idonei, o, se possibile e opportuno, parzialmente manomesse, recuperandone quanto già idoneo e sostituendone quanto inidoneo.
Che siano totali o parziali, è essenziale che tali auspicabili rigenerazioni tengano nella massima considerazione i caratteri tradizionali e tipizzanti del Salento, anzi, in particolare, che siano armoniche al centro abitato, o alla località di campagna, cui appartengono.
Il nostro grande intellettuale e poeta Vittorio Bodini, in Foglie di tabacco (1945-47), tipizza fantasticamente un carattere cardinale delle abitazioni pugliesi e salentine: «… le case di calce da cui uscivamo al sole come numeri dalla faccia di un dado».
Tuttavia, neppure l’imbiancatura in bianco vale per ogni località: molti centri abitati, costieri e no, erano caratterizzati da prevalenti imbiancature di calce addizionata a pigmento, fino a ottenerne colori pastello, rosa, ocra gialla, azzurro, turchese, verde, ne era un esempio emblematico Gallipoli.
Perchè spellare le case?
Ne parlo al passato perché negli ultimi decenni è invalsa la deleteria moda di spellare le nostre abitazioni, fino a mostrarne l’orditura muraria in pietra, come si trattasse di un edificio non terminato.
Infatti, restando ai caratteri tradizionali tipizzanti: le abitazioni salentine, dalla più umile al palazzo nobiliare, quando edificate fino a conclusione, all’esterno e all’interno, erano immancabilmente intonacate o, comunque, rifinite con uno strato superficiale, quale rivestimento tradizionale del materiale lapideo costruttivo, con valenze funzionali ed estetiche, e ciò riguardava persino cantine e stalle.
Oltre alle coperture esterne a terrazza, destinate a convogliare le acque piovane nelle cisterne, un altro carattere tipizzante delle nostre abitazioni era la presenza di spazi interni aperti: ortali, giardini, cortili al piano terreno; al piano superiore: terrazze complanari, terrazze soprastanti, spesso dotate di suppinna o attico, nonché verande, balconi e balconcini.
In particolare, le facciate, anche quando di dimensioni contenute, tendevano ad avere uno spazio aperto protetto: portico, loggia, o loggetta a serliana.
Il colore degli infissi
Similmente alle murature, che dovrebbero mostrarsi sempre vestite, anche gli infissi, secondo tradizione, non mostrano mai il loro legno a vista, neppure quando pregiato.
Il colore degli infissi, come quello delle imbiancature tradizionali, era largamente condizionato dalla tradizione della località.
Certamente per le porte e i portoni, o le persiane, il colore più tipizzante era il verde (in infinite tonalità locali, più o meno scure), o, soprattutto per le località costiere, l’azzurro; seguono le tonalità del bruno-grigio.
A ogni modo, lontano dall’avere svolto questo interessante e poliedrico tema, spero di avere stimolato la vostra attenzione e rispetto per la conservazione e il recupero delle nostre tradizioni costruttive e del nostro bel paesaggio.
GIUSEPPE MARIA COSTANTINI
Conservatore-Restauratore di Beni Culturali.
Possiede numerose specializzazioni, tra cui superfici dell’architettura.
Lungamente ricercatore e docente di Restauro per l’Università di Bologna, oltreché per altri prestigiosi enti nazionali.
Su diretto invito del dirigente Arch. Piero Cavalcoli (Urbanista), ha partecipato all’elaborazione del DRAG della Regione Puglia (Schema di Documento Regionale di Assetto Generale).
*Nella foto in alto, Specchia da “I Borghi più belli d’Italia”
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Attualità
Le opportunità di lavoro nel Leccese
39° Report Arpal Puglia: fervono i preparativi per la settimana di selezione dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico. Aperte 525 posizioni lavorative in provincia
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Entro il 31 ottobre si chiude la chiamata pubblica per le aziende che intendono prenotare una postazione per tenere colloqui di lavoro durante la Recruiting week dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico.
Sarà sufficiente contattare il centro per l’impiego competente per il territorio in cui si hanno fabbisogni da colmare.
La settimana di selezioni in presenza si svolgerà dal 18 al 21 novembre con il seguente calendario:
lunedì 18 novembre, presso le sedi dei Centri per l’Impiego di Gallipoli, Maglie, Campi Salentina; martedì 19, presso le sedi dei Cpi di Galatina, Poggiardo, Francavilla Fontana, Castellaneta-Massafra;
mercoledì 20, presso le sedi dei Cpi di Tricase, Martano, Ostuni, Taranto-Martina Franca; giovedì 21 novembre, presso le sedi dei Cpi di Nardò, Casarano, Lecce, Brindisi, Manduria-Grottaglie.
Nella settimana dal 25 al 29 novembre, invece, nell’ambito della Strategia #mareasinistra della Regione Puglia, si proseguirà con i colloqui online riservati a candidati che vivono fuori regione e vogliono cogliere l’occasione per tornare o trasferirsi in Puglia.
Lunedì 7 novembre sarà pubblicato un report “Speciale Recruiting week” contenente tutte le offerte di lavoro alle quali potersi candidare.
CORSI ITS
Importanti anche le possibilità di formazione in altri settori, a cui poter accedere grazie ai corsi in partenza presso gli ITS.
Nel biennio 2024-2026, in particolare, l’offerta formativa dell’ ITS Academy Turismo e Beni Culturali prevede l’attivazione del corso “Design e Innovazione Digitale per le Arti e i Mestieri”, previsto a Poggiardo.
L’obiettivo è formare una figura professionale che opera nei contesti in cui si progettano e si realizzano manufatti legati alle diverse forme di artigianato di eccellenza territoriale, capace di impiegare sistemi di produzione avanzati e intelligenti, di realizzare nuovi design di prodotto e di processo, applicando tecnologie e strumenti innovativi, nel rispetto degli standard estetici, di sicurezza e qualità di riferimento.
È una figura molto richiesta dal tessuto imprenditoriale e produttivo del Salento.
IL 39° REPORT ARPAL
Intanto, nel 39° Report elaborato dall’Ambito di Lecce vengono segnalati 187 annunci che corrispondono a 525 posizioni aperte nella provincia.
Il settore edile è in testa con la richiesta di 171 professionisti, seguito dal comparto turistico offre 75 opportunità, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.
Nel settore amministrativo, informatico ed educativo si cercano 49 figure, le telecomunicazioni segnalano 35 opportunità, mentre il settore commerciale conta 41 posizioni aperte.
Per l’agricoltura e l’ambiente si cercano 14 risorse, mentre il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) propone 22 posizioni.
Il comparto socio-sanitario pubblica 19 annunci per un totale di 68 posizioni disponibili, per il settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori.
L‘industria del legno mette a disposizione 10 posti, mentre il settore bellezza e benessere ne offre 7.
Per l’industria metalmeccanica sono richieste 14 figure e per il settore pulizie e multiservizi due.
Infine, ci sono quattro posizioni aperte per iscritti nelle categorie protette e due per persone con disabilità.
La sezione tirocini offre nove opportunità, mentre la rete Eures segnala anche opportunità di lavoro e formazione all’estero per personale altamente qualificato, come medici, infermieri, ingegneri ed educatori.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
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