Sport
Volley: ripartenza amara per l’Aurispa Libellula
Sconfitta al tie break alla prima giornata di campionato

Aurispa Libellula e Omi-Fer Palmi si affrontano per la 1° giornata di Serie A3 Credem Banca ed è subito battaglia senza esclusione di colpi.
Tutti disponibili per Aurispa Libellula con mister Fabrizio Grezio che può schierare la formazione tipo: in regia l’italoargentino Kindgard, i centrali Rau e Fortes, i martelli Vinti e Corrado, l’opposto Casaro e il libero Cappio.
Primo set inizialmente molto equilibrato, sino al primo time out chiamato da mister Polimeni per Palmi (11-7). Un’Aurispa Libellula saldamente al comando, viene sospinta da un pubblico scatenato che incita la squadra in maniera incondizionata. Il nuovo time out chiamato dagli ospiti arriva sul 23-18. Palmi si avvicina (23-21) e mister Fabrizio Grezio chiama il primo time out che ha il risultato di ricompattare i suoi e chiudere sul 25-23.
Il secondo set parte favorevolmente per i padroni di casa, anche se Palmi rimane vicino (5-4). Punto su punto si continua a battagliare e gli ospiti si portano per la prima volta in vantaggio (9-12), costringendo mister Grezio a chiedere un time out, provvidenziale per recuperare qualche punto ma non per completare la rimonta. Anzi, subito dopo è la Omi-Fer Palmi a macinare gioco e raggranellare punti, approfittando del blackout di Aurispa Libellula (14-21). La distanza non si assottiglia e il set si chiude sul 18-25.
Il terzo set sovverte l’andamento del match a favore dei padroni di casa, grazie soprattutto ad un turno di battuta molto positivo per Maccarone (6-2). L’altro turno di battuta favorevole per Aurispa Libellula arriva dalle mani di Corrado, che “piazza” anche un ace potente e pulito (11-6). Il distacco rimane pressochè invariato tra le due squadre (17-12), con i salentini che non rischiano nulla e rispondono colpo su colpo ad ogni tentativo avversario. La fuga si completa, nonostante qualche sussulto del Palmi, sul 25-16 per Aurispa Libellula.
Inizio del quarto set con una battuta float di Maccarone che indirizza il risultato per le prime battute, ma Palmi rimane sul pezzo (6-4). I biancoverdi reagiscono e accorciano le distanze (12-10), complici anche alcuni errori dei padroni di casa. Si lotta su ogni pallone, ma Aurispa Libellula resta in vantaggio sino al 17-13 con un Francesco Fortes ispirato a muro e in attacco. Gli ospiti non si arrendono a agguantano il pari con Laganà in battuta (18-18). Maccarone in attacco e Casaro a muro non ci stanno e portano in dote qualche punto. Punti che non saranno sufficienti per evitare la sconfitta (25-23).
Tie break che si gioca sui nervi e Palmi, inizialmente, sembra averli più saldi (4-5). Laganà fa ancora paura in battuta e mister Grezio è costretto a chiamare un time out che, però, non sortisce gli effetti sperati (6-8). La reazione d’orgoglio arriva a stretto giro e il pareggio viene agguantato (10-10). L’epilogo non è romantico e, complice qualche colpo sfortunato, il match point lo conquista Omi-Fer Palmi (15-17).
IL TABELLINO
Aurispa Libellula Lecce – Palmi 2-3 (25-23; 18-25; 25-16; 23-25; 15-17)
Aurispa Libellula: Bruno Vinti 6, Francesco Fortes 10, Martin Kindgard 4, Francesco Corrado 22, Paolo Cappio (L1), Giancarlo Rau 2, Nicolò Casaro 27, Graziano Maccarone 6, Enrico D’Alba, Francesco Giaffreda (L2). N.e. Marco Lucarelli, Lorenzo Persichino, Fiorenzo Melcarne.
Omi-Fer Palmi: Alberto Marra 8, Nicola Fortunato (L), Carmelo Gitto 11, Erminio Russo 15, Mattia Rosso 18, Matteo Paris 2, Domenico Laganà 17, Ignacio Roberts, Stefano Remo. N.e. Alberto Amato, Federico Nicolò, Andrea Di Carlo
Arbitri: Marco Colucci – Pierpaolo Di Bari
Addetto Video Check: Giuseppe Resta
Sport
Giallorossi in partenza per Atalanta-Lecce, ma non è detta l’ultima parola

Nonostante le forti difficoltà emotive legate alla tragedia che ha colpito il ritiro giallorosso, il Lecce si prepara a partire per Bergamo.
Domani mattina, alle ore 9, è prevista la partenza della squadra salentina alla volta della Lombardia, dove si dovrebbe disputare la sfida contro l’Atalanta, inizialmente in programma venerdì sera e rinviata di sole 48 ore.
L’umore all’interno del gruppo squadra è tutt’altro che sereno: la morte improvvisa del fisioterapista del club, Graziano Fiorita, avvenuta in hotel durante il ritiro prepartita, ha profondamente scosso l’ambiente. La salma è tuttora in Lombardia, in attesa di autopsia.
In queste ore i vertici del Lecce hanno cercato di ottenere, in un confronto con Atalanta e Lega Serie A, un ulteriore rinvio della gara, così da consentire alla squadra di elaborare quanto accaduto. Tuttavia, la richiesta non ha trovato accoglimento: da Bergamo non è arrivata apertura alla proposta salentina e la Lega ha confermato la disputa della partita, mantenendo il rinvio alla sola finestra di 48 ore.
Si continua ad auspicare un ripensamento dell’ultima ora, al momento non escluso. Ma la situazione lascia poco spazio all’ottimismo. Tra le ipotesi valutate sin qui dal Lecce anche quella, estrema, del forfait: una scelta che comporterebbe una sconfitta a tavolino per 0-3 e una penalizzazione di un punto in classifica.

La curva salentina, intanto, ha fermamente preso posizione, puntando il dito contro l’ insensibilità della Lega Calcio, ed esponendo un eloquente striscione davanti allo stadio. In queste ore è stato anche lanciato l’invito a tutti i tifosi del Lecce presenti a Bergamo a non entrare allo stadio per lasciare il settore ospiti deserto, per protesta.
I tifosi dell’Atalanta, dal canto loro, in segno di rispetto, hanno annunciato lo sciopero del tifo nel caso in cui la gara si dovesse disputare domani.
Ore di grande tensione, dunque, in casa Lecce, chiamato a scendere in campo in condizioni psicologiche molto difficili.
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Lecce a rischio penalizzazione se non scende in campo a Bergamo
È scontro con la Lega Calcio per il breve rinvio del match con l’Atalanta nonostante il lutto in casa giallorossa, ma si rischia più di una sconfitta a tavolino

È tensione altissima tra l’Unione Sportiva Lecce e la Lega Serie A. Dopo il rinvio della partita originariamente prevista per venerdì scorso, il club salentino si trova ora in aperto contrasto con l’organizzazione del campionato.
La sfida all’Atalanta, spostata a domani sera, lascia infatti pochissimo margine di tempo a una squadra profondamente colpita dalla scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista e colonna giallorossa.
Il Lecce, che aveva chiesto un rinvio più lungo per rispettare il lutto interno e permettere al gruppo squadra di superare almeno in parte lo shock emotivo, considera l’attuale decisione un grave errore di sensibilità istituzionale. La società, infatti, sta seriamente valutando l’ipotesi di non presentarsi alla partita in programma a Bergamo, con tutte le conseguenze del caso.
Cosa rischia

Non presentarsi al match significherebbe incorrere nella sconfitta a tavolino per 3-0, ma soprattutto rischiare una pesantissima penalizzazione di un punto in classifica, un’eventualità che potrebbe compromettere il cammino salvezza in questa fase delicata della stagione.
La posizione del Lecce è chiara: il tempo concesso tra il rinvio e la nuova data della gara è considerato irrispettoso verso una situazione umana dolorosa, non una semplice questione tecnica o logistica. La società ha fatto sapere di voler tutelare prima di tutto la dignità dei propri tesserati e il rispetto per la memoria di Fiorita, figura amatissima nell’ambiente leccese.
Dall’altra parte, la Lega Calcio difende la propria decisione, appellandosi alle necessità di calendario e agli equilibri organizzativi del torneo, già messi alla prova da un calendario fitto di impegni.
Nelle prossime ore è attesa una decisione definitiva da parte del Lecce, ma lo scontro con le istituzioni calcistiche è ormai aperto, e rischia di lasciare strascichi anche al di là della vicenda contingente.
Sport
Nonostante il lutto, Atalanta-Lecce domenica sera: i giallorossi disertano?

La Lega Serie A ha deciso di rinviare a domenica sera la sfida tra Lecce e Atalanta, inizialmente in programma per venerdì. La partita, valida per la corsa salvezza dei giallorossi, è stata posticipata di appena 48 ore a seguito della tragica scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista del club salentino.
Una scelta che non ha lasciato indifferente il Lecce, ancora profondamente scosso per la tragedia che ha colpito la società e lo spogliatoio. Il dolore e lo sgomento per la morte improvvisa di Fiorita, figura amatissima e presente da anni nella vita quotidiana dei calciatori, non lasciano al momento spazio a pensieri legati al campo.
All’interno del club ci si aspettava un rinvio ben più ampio, anche per permettere al gruppo squadra di elaborare quanto accaduto. La decisione della Lega di far disputare la partita già nel weekend ha colto di sorpresa il Lecce, che ora valuta l’ipotesi clamorosa di non presentarsi in campo in segno di protesta. Una scelta estrema, che potrebbe portare alla sconfitta a tavolino, ma che la società considera coerente con il momento drammatico vissuto da tutto l’ambiente.
Ore di riflessione, dunque, in casa Lecce, dove il calcio — almeno per ora — è passato inevitabilmente in secondo piano.
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