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Volley, Tricase: la Virtus palleggia con De Giorgi

La compagine salentina promossa in B2 inizia la corsa verso la nuova sfida con un nuovo acquisto che porterà classe ed esperienza. Si tratta di Michele De Giorgi, il palleggiatore 44enne nativo di Squinzano, che ha militato per anni in serie A. Fratello del nazionale Ferdinando (Fefe) De Giorgi, Michele ha centrato ben cinque volte la promozione dalla serie A2 alla serie A1, rispettivamente con: il volley Napoli, il Latina Volley, la Pallavolo Piacenza, il Volley Tonno Callipo e con il Taranto Volley, ed ha sempre contribuito in modo determinante ai risultati positivi delle proprie squadre. La notizia dell’acquisto è stata diramata direttamente dal presidente Massimo Roselli. “Avere un palleggiatore come Michele De Giorgi porta in un gruppo di giovani leve, quali sono i componenti della Virtus, l’esperienza ventennale, la tecnica e le capacità di chi per anni ha avuto modo di giocare e confrontarsi con altri grandi del volley. Siamo contenti che De Giorgi abbia scelto Tricase per il prossimo campionato. Sulla sua decisione ha pesato certamente la piazza, il pubblico, che in ogni appuntamento ci supporta, e il nostro mister Maurizio De Giorgi a cui Michele è legato da una profonda amicizia”. La campagna acquisti della Nuova Virtus però non si ferma qui. “Siamo alla ricerca di un martello ricettore che sia di peso nella squadra. Ci troveremo a confrontarci con squadre molto forti e dobbiamo comporre un gruppo compatto e in forma per poter dare una risposta decisa”.
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Il Lecce gioca con maglia “anonima”: “Ingiustizia, ma non violiamo le regole”

Il Lecce prende parola sul match in programma stasera a Bergamo con l’Atalanta e di cui a lungo si è parlato per via della decisione della Lega Calcio di farlo disputare nonostante il grave lutto in casa giallorossa.
La nota
“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.
Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.
Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.
Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.
Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.
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Giallorossi in partenza per Atalanta-Lecce, ma non è detta l’ultima parola

Nonostante le forti difficoltà emotive legate alla tragedia che ha colpito il ritiro giallorosso, il Lecce si prepara a partire per Bergamo.
Domani mattina, alle ore 9, è prevista la partenza della squadra salentina alla volta della Lombardia, dove si dovrebbe disputare la sfida contro l’Atalanta, inizialmente in programma venerdì sera e rinviata di sole 48 ore.
L’umore all’interno del gruppo squadra è tutt’altro che sereno: la morte improvvisa del fisioterapista del club, Graziano Fiorita, avvenuta in hotel durante il ritiro prepartita, ha profondamente scosso l’ambiente. La salma è tuttora in Lombardia, in attesa di autopsia.
In queste ore i vertici del Lecce hanno cercato di ottenere, in un confronto con Atalanta e Lega Serie A, un ulteriore rinvio della gara, così da consentire alla squadra di elaborare quanto accaduto. Tuttavia, la richiesta non ha trovato accoglimento: da Bergamo non è arrivata apertura alla proposta salentina e la Lega ha confermato la disputa della partita, mantenendo il rinvio alla sola finestra di 48 ore.
Si continua ad auspicare un ripensamento dell’ultima ora, al momento non escluso. Ma la situazione lascia poco spazio all’ottimismo. Tra le ipotesi valutate sin qui dal Lecce anche quella, estrema, del forfait: una scelta che comporterebbe una sconfitta a tavolino per 0-3 e una penalizzazione di un punto in classifica.

La curva salentina, intanto, ha fermamente preso posizione, puntando il dito contro l’ insensibilità della Lega Calcio, ed esponendo un eloquente striscione davanti allo stadio. In queste ore è stato anche lanciato l’invito a tutti i tifosi del Lecce presenti a Bergamo a non entrare allo stadio per lasciare il settore ospiti deserto, per protesta.
I tifosi dell’Atalanta, dal canto loro, in segno di rispetto, hanno annunciato lo sciopero del tifo nel caso in cui la gara si dovesse disputare domani.
Ore di grande tensione, dunque, in casa Lecce, chiamato a scendere in campo in condizioni psicologiche molto difficili.
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Lecce a rischio penalizzazione se non scende in campo a Bergamo
È scontro con la Lega Calcio per il breve rinvio del match con l’Atalanta nonostante il lutto in casa giallorossa, ma si rischia più di una sconfitta a tavolino

È tensione altissima tra l’Unione Sportiva Lecce e la Lega Serie A. Dopo il rinvio della partita originariamente prevista per venerdì scorso, il club salentino si trova ora in aperto contrasto con l’organizzazione del campionato.
La sfida all’Atalanta, spostata a domani sera, lascia infatti pochissimo margine di tempo a una squadra profondamente colpita dalla scomparsa di Graziano Fiorita, storico fisioterapista e colonna giallorossa.
Il Lecce, che aveva chiesto un rinvio più lungo per rispettare il lutto interno e permettere al gruppo squadra di superare almeno in parte lo shock emotivo, considera l’attuale decisione un grave errore di sensibilità istituzionale. La società, infatti, sta seriamente valutando l’ipotesi di non presentarsi alla partita in programma a Bergamo, con tutte le conseguenze del caso.
Cosa rischia

Non presentarsi al match significherebbe incorrere nella sconfitta a tavolino per 3-0, ma soprattutto rischiare una pesantissima penalizzazione di un punto in classifica, un’eventualità che potrebbe compromettere il cammino salvezza in questa fase delicata della stagione.
La posizione del Lecce è chiara: il tempo concesso tra il rinvio e la nuova data della gara è considerato irrispettoso verso una situazione umana dolorosa, non una semplice questione tecnica o logistica. La società ha fatto sapere di voler tutelare prima di tutto la dignità dei propri tesserati e il rispetto per la memoria di Fiorita, figura amatissima nell’ambiente leccese.
Dall’altra parte, la Lega Calcio difende la propria decisione, appellandosi alle necessità di calendario e agli equilibri organizzativi del torneo, già messi alla prova da un calendario fitto di impegni.
Nelle prossime ore è attesa una decisione definitiva da parte del Lecce, ma lo scontro con le istituzioni calcistiche è ormai aperto, e rischia di lasciare strascichi anche al di là della vicenda contingente.
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